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Obbligo sorveglianza sanitaria: come funziona

Obbligo sorveglianza sanitaria: come funziona

 

L'obbligo sorveglianza sanitaria è un principio stabilito dalla normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro, secondo quanto prevede il Testo Unico all'art.41. L'obbligo sorveglianza sanitaria 81 08, così anche definito sulla scorta del Decreto Legislativo 81/08 che contiene la prescrizione, prevede che il lavoratore, prima e durante l'esercizio delle proprie mansioni, venga sottoposto a visita medica per stabilirne l'idoneità fisica, che deve essere visimata a precise condizioni e requisiti. Ma come funziona l'obbligo di sorveglianza sanitaria? Cosa deve fare un'azienda per essere in regola? Scopriamo insieme cosa prevede la normativa in materia di sorveglianza sanitaria obbligatoria.

A chi si rivolge l'obbligo sorveglianza sanitaria

Quando risulta la sorveglianza sanitaria obbligatoria? A quali categorie di soggetti di applica? I lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria sono tutti coloro che svolgono mansioni che comportano particolari rischi per la salute, o per la tipologia stessa di incarico, o perché si è acontatto con materiali pericolosi. Dunque sono sottoposti all'obbligo sorveglianza sanitaria, con relativa visita medica da svolgere in azienda, coloro che ad esempio lavorano a contatto con agenti chimici potenzialmente nocivi e/o tossici, chi utilizza macchinari che possono comportare nel medio e lungo periodo danni agli apparati sensoriali (come vista e udito), o ancora chi potrebbe subire lesioni a causa di spostamenti di carichi pesanti.

Il medico deve non solo eseguire tutti gli accertamenti previsti dall'obbligo sorveglianza sanitaria, procedendo di seguito alla compilazione dela cartella sanitaria in cui riportare l'idoneità o meno del soggetto, ma deve anche procedere a controlli periodici di natura preventiva per tutti quei lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria per incarichi particolarmente delicati, e dare seguito a specifici accertamenti sanitari: possono essere richiesti controlli straordinari per cambiamento di mansioni, cessazione o ripresa del lavoro, quest'ultima fattispecie può risultare indispensabile in caso di assenza superiore ai 60 giorni. 

Obbligo sorveglianza sanitaria: la visita medica

In osservanza alla legge a tutela della privacy, la visita medica in azienda deve essere eseguita in una stanza apposita in cui sono presenti tutti gli standard minimi richiesti per eseguire i controlli in maniera accurata e approfondita. L'azienda è tenuta quindi a predisporre una stanza chiusa e priva di vetri, con tutto quanto occorre in materia igenico-sanitaria (lettino, lavabo, ecc.) per espletare in maniera idonea la visita. All'azienda viene affidato anche l'onere di nominare il medico competente, far conoscere il suo nominativo a tutti i dipendenti dell'impresa, e provvedere all'intera macchina organizzativa con il calendario degli accertamenti medici periodici previsti dall'obbligo sorveglianza sanitaria. Il lavoratore assunto deve sottoporsi immediatamente alla visita medica preventiva che ne stabilisce l'idoneità fisica e psicologica, a cui seguiranno come abbiamo specificato gli accertamenti periodici da svolgere a intervalli regolari, variabili a seconda dell'impresa e la tipologia di mansioni svolte.

Sorveglianza sanitaria quando non obbligatoria

Se non si è sottoposti a rischi di natura chimica, fisica o biologica non è previsto secondo il Testo Unico contenuto nel Decreto Legislativo 81/08 l'obbligo sorveglianza sanitaria, tuttavia la maggior parte delle volte l’obbligo esce dalla valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro, in questo caso per prevenire problemi viene richiesta la sorveglianza sanitaria. Inoltre la visita medica sul lavoro può essere eseguita anche su specifica richiesta del lavoratore, poiché la normativa riserva a quest'ultimo il diritto di vedersi riconosciuta un’ispezione sanitaria su propria istanza, senza dover aspettare il controllo periodico stabilito.

In generale il Decreto Legislativo 81/08 è intervenuto nell'obbligo sorveglianza sanitaria aumentando le responsabilità del medico, assegnando a questi nuovi obblighi che un tempo spettavano al datore di lavoro. L'azienda è tenuta a mettere il medico in condizione di poter effettuare al meglio il suo compito, ma allo stesso tempo deve anche controllare che esso svolga correttamente il suo lavoro. 

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