Chi da vita a un’impresa sa che esistono numerose certificazioni aziendali, alcune delle quali sono obbligatorie e molte altre invece sono facoltative, ma spesso risultano altrettanto indispensabili per migliorare la propria reputazione sul mercato globale, ottenendo pertanto dei significativi vantaggi sotto il profilo economico, oltre che una migliore organizzazione aziendale.
Per fare una distinzione molto banale, ma perfettamente esemplificativa, possiamo dire che le certificazioni aziendali obbligatorie sono quelle fissate dalle norme statali, ad esempio per quanto riguarda gli standard di sicurezza e salute sul posto di lavoro, oppure per chi lavora nel settore degli appalti pubblici. Diverse altre certificazioni aziendali, che vanno sotto il nome di sigle quali ISO, EMAS, OHSAS, sono invece facoltative, ma altrettanto necessarie per le ragioni che abbiamo appena indicato, e che attestano la qualità della lavorazione, il rispetto dell’ambiente e la tutela della sicurezza e della salute nella realizzazione di un determinato prodotto.
Le certificazioni aziendali in materia di sicurezza
Le principali certificazioni aziendali fissate dai governi riguardano la sicurezza sul posto di lavoro, per tutelare la salute di chi adempie al proprio mestiere, che si tratti di un lavoro a contatto con sostanze potenzialmente nocive oppure con rischi insiti legati all’incolumità. In questo ambito emerge una stretta connessione tra quanto previsto con obbligo dalla legge e quanto invece viene implementato dalle certificazioni rilasciate da specifici enti accreditati e abilitati dal singolo governo del territorio.
Pensiamo ad esempio alle certificazioni aziendali OHSAS 18001, che rappresentano certamente un’aggiunta rispetto a quanto in Italia viene prescritto dalla normativa mediante il D. Lgs. 81/08, che mette nero su bianco tutte le procedure obbligatorie in materia di sicurezza, ma consentono anche di evidenziare le criticità e dove poter eventualmente migliorare attraverso una periodica valutazione dei rischi e una corretta pianificazione delle misure di pianificazione. Ecco perché, per quanto un’impresa si senta soffocata dalla burocrazia spesso troppo ingombrante, deve vedere nelle certificazioni aziendali un aiuto concreto per migliorare sotto ogni profilo la propria organizzazione interna e parallelamente anche l’immagine esterna.
Certificazione ISO 9000
II certificato ISO 9000 è forse il più famoso tra le certificazioni aziendali, nato nell’ambito di una normativa che le aziende devono rispettare per assicurare la qualità del servizio offerto. Ribadiamo che non si tratta di certificazioni aziendali obbligatorie ma volontarie, e tuttavia stabilisce delle norme riconosciute a livello internazionale in qualsiasi settore industriale, riguardo a qualità, gestione dell’ambiente e sicurezza sul lavoro. Nella famiglia della certificazione ISO 9000 oggi vengono approvate le sole certificazioni aziendali ISO 9001, che ha sostituito la 9002 e la 9003, ritirate nel 2003 e non più riconosciute.
Pur non essendo obbligatorie, di fatto le certificazioni aziendali come questa fungono quasi come un’associazione per cui esserne privi per un’azienda risulta essere molto complicato, potendo di fatto pregiudicare la tenuta sul mercato dei prodotti e servizi offerti, senza questo “marchio di qualità” applicato. Inoltre esistono delle vere e proprie eccezioni riguardo a questa volontarietà, e ci riferiamo in particolare all’ambito degli appalti pubblici, per cui è necessario ottenere l’attestazione SOA, che certifica appunto la capacità di un’impresa di eseguire opere in appalto o subappalto secondo i requisiti previsti dal D. Lgs. 163/2006. E cosa c’entra questa SOA con l’ISO? Ebbene, le certificazioni aziendali ISO vengono considerate propedeutiche al rilascio dell’attestazione SOA, tanto che quest’ultima abilita l'impresa a concorrere a gare d'appalto con base d'asta superiore a 619.000,00 euro ma solo nel caso in cui venga dimostrato dall’azienda il possesso della certificazione ISO 9001
Meglio avere le certificazioni aziendali
In conclusione è meglio avere tutte le certificazioni aziendali possibili per il nostro settore lavorativo, in modo da non avere ricadute negative dal punto di vista economico, ma anche per migliorare effettivamente laddove la nostra organizzazione dimostra carenze e inefficienze: insomma queste certificazioni aziendali non vanno viste solo come un dovere o una seccatura, ma come un qualcosa che ci è effettivamente utile per la vita aziendale sotto diversi punti di vista.